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22 dicembre, 2achi, una lezione di poesia con i "Versi della Dimenticanza"

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POESIA, VITA di PAROLE

La poesia: un manufatto, una passione, una musica, un rifugio dalla realtà, una
dimensione nella quale troviamo risposte, basta saperle ascoltare.
E’ capace di esprimere i sentimenti, gli stati d’animo, di dare forma
all’entusiasmo e alla fragilità che ci contraddistinguono. Così è possibile
descrivere il testo poetico, che di certo è ben più di una semplice composizione
verbale in versi. È un’arte, che richiede cura e attenzioni, è l’espressione
materiale di ciò che vi è all’interno di tutti noi. Complicato descrivere la poesia,
complicato dare vita ad un sentimento, concretizzarlo, suscitare emozioni;
eppure non è proprio questo il compito del poeta? Affascinante, seppur talvolta
complesso.
Verso libero, breve, ritmo scandito. Ogni parola, ogni spazio vuoto, ogni segno
detengono la propria dimensione e forza comunicativa. Lavoro frutto di notti
insonni, delle più belle, nelle quali ci si lascia trasportare dall’emozione, nella
quale si concretizza l’attimo, l’intuizione che poco dopo sarebbe scomparsa.

L’attimo dopo è per ognuno
il cercare incessante di ricordare
se sia mai esistito un tempo in cui
tutto fosse stato – casualmente –
intatto. (Dell’attimo – quello prima)

Con queste suggestioni la Prof.ssa Luisa Trimarchi ha accompagnato noi alunni
della classe 2^A chimici alla scoperta della poesia, della sua poesia. Abbiamo
partecipato con entusiasmo ad un incontro che ci ha dato la possibilità di toccare
con mano ciò che tutti i giorni studiamo sui libri e che ci sembra così distante; è
stato un contatto diretto con una materia che necessita di essere ascoltata e,
solo se si è pronti ad accoglierla, la si può comprendere al meglio.

Scrive Luisa :

Resta la parola
che per quanto
bella – come amore –
fatica a giungere
dove deve – vivere
come vuole e risuonare... (Delle parole)

Una passione per la professoressa Trimarchi, che ci ha guidato nella lettura di
alcune sue poesie tratte dalla silloge “Versi della dimenticanza”; ha descritto
questa raccolta come un itinerario, il progetto di un lungo percorso che raccoglie
scorci di vita, attimi inattesi a cui è stata data un’espressione materiale e più
volte una rielaborazione. “Io sono le mie parole e più scrivo e più sono invogliata
a proseguire con la stesura di ulteriori opere”. Con queste parole ci ha
dimostrato che la poesia può essere il linguaggio attraverso il quale riusciamo
ad esprimere chi siamo.
Così com’è l’arte è la poesia; non vi è una reale tecnica per la sua stesura, è
qualcosa di profondo che a volte pare quasi già celarsi tra le pagine di un libro
bianco, solamente in attesa di un istante di silenzio, di tranquillità nella quale
qualcuno giunga a darvi espressione, forma, colore e dimensione.
Questo incontro è stato un invito a cercare dentro di noi un momento, un
ricordo, una riflessione, un’emozione da esprimere, magari in versi...
Grazie Luisa!

Dora Agnelli (classe 2A CHI)

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