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La festa della Marchesa, il racconto dello studente premiato Holgado

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Il 26 novembre, come ogni anno, la sede associata Apc, dedica una giornata in onore della marchesa Paolina Ala Ponzone in Cimino. L’istituto, fondato nell'anno 1836 da parte del marchese Giuseppe Sigismondo Ala Ponzone come scuola di scultura, divenne erede dei beni della marchesa Paolina Ala Ponzone in Cimino tramite lascito testamentario steso nell'anno 1920 e pubblicato in seguito nell'anno 1923.
Il testamento della marchesa predisponeva che la scuola acquisisse il cognome del marito Ala Ponzone Cimino e che questa importante donazione fosse ricordata ogni anno: è per questo che all'Apc si celebra questo momento di festa.
In questo contesto la scuola premia gli alunni che si sono distinti per merito e comportamento, grazie a una borsa di studio donata dalla famiglia Aglio agli studenti del corso meccanico.

 

I ragazzi premiati in ordine di punteggio ottenuto all'esame di stato sono:

HOLGADO RICHARD JOSEPH CACERES 5AMMT  voto 99

MIRON FLORIN 5 AIS  voto 96

LUCA MANFREDINI 5AMMT  voto 95

LOMBARDI MATTIA  5AMMT voto 95

La Dirigente Roberta Mozzi ha presieduto la premiazione, la classe 2bman ha proposto un video sulla storia della marchesa, sul lascito e sulla nascita della scuola Industriale.

A seguire una mostra in aula magna sui nuovi documenti storici rinvenuti in Istituto, come un diploma risalente al 1923 e testamento originale della marchesa sul lascito.

Il momento più intenso è stato sicuramente il racconto della storia personale del primo classificato: Holgado, arrivato in Italia diciassettenne, si iscrisse al secondo anno del triennale professionale regionale, senza conoscere la lingua italiana, con scarse speranze di riuscita. Il ragazzo ha raccontato quella che era stata la sua vita fino al quel momento: la povertà e la mancanza di un futuro. Per lui quella era la sola occasione di rivincita e doveva afferrarla. Superò quell'anno e arrivò la qualifica. Voleva di più e decise di continuare gli studi per prendere il diploma. Racconta che di sacrifici ne ha fatti tanti, ma ha sempre creduto nelle sue capacità e la voglia di arrivare non è mai mancata. E' stato severo con se stesso, ma sempre generoso con i compagni di cui a volte non capiva il disimpegno. Loro avevano avuto la fortuna di nascere in un posto che offriva tutto, ma non ne erano consapevoli e questo lo faceva arrabbiare tanto. Il suo obiettivo era quello di "uscire" con un voto dignitoso, almeno 80... E quando il suo insegnante gli ha comunicato il risultato ha pianto: ce l'aveva fatta a superare se stesso. Così Holgado ha ringraziato i suoi insegnanti "che gli hanno dato tanto", a loro sarà sempre grato. Grande commozione della Dirigente e dei presenti. Se vuoi ascoltare le parole di Holgado, guarda il video sul nostro canale youtube.

a cura di Francesca Mele

 

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