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Per la settimana di Bookcity, il Torriani ha incontrato gli autori del graphic novel La macchina zero

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Per la settimana di Bookcity, l'IIS TORRIANI ha agganciato il progetto relativo al graphic novel LA MACCHINA ZERO, organizzando l'incontro con gli autori  Matteo Demonte e Ciaj Rocchi, illustratori del settimanale "Lettura" del Corriere della sera. Dicono di noi su Cremona 1 https://youtu.be/qllr-B_gRDk

E' la storia dell’Elea 9003, il primo computer a transistor del mondo – che era stato creato in Italia prima ancora di quello di IBM –, è il racconto di una possibilità che avrebbe potuto portare la storia del nostro Paese e dell’informatica mondiale su un binario completamente diverso da quello che conosciamo.
Le classi di informatica del Torriani ne hanno discusso con gli autori in un incontro che si inquadra nell’ambito delle proposte di Bookcity Milano e che vedrà gli informatici dell'Itis impegnati a sviluppare un progetto intorno ai temi dell’etica del lavoro, dell’informatica e della visione del futuro.

E’ un libro che si apre e chiude con una perdita (l’incidente che ha stroncato la vita dell'ing. Mario Tchou, che guidava la divisione elettronica, e anche il malore che ha fermato il cuore di Adriano Olivetti) ed è una narrazione che i ragazzi di informatica affrontano dopo la recente perdita di uno dei loro docenti, il prof. Giuseppe Fanfoni, che aveva abbracciato con entusiasmo il progetto. Poco più di sessant'anni fa la morte di due uomini che sapevano coniugare tecnologia, umanesimo e visione strategica del futuro ha segnato la fine di una stagione di ricerca, di successi e di investimenti.

Fra le altre cose, gli studenti, insieme agli autori, si sono chiesti: "qualcuno, oggi, ha la competenza e il coraggio?"

"L'Italia non ha avuto la visione strategica necessaria - spiega Demonte - per capire che la direzione di quella ricerca e di quegli investimenti sarebbe stata lungimirante e vincente".  Ma La macchina zero è anche l'occasione per attraversare la vicenda personale e professionale straordinaria di Tchou, sullo sfondo di eventi epocali della storia italiana del Novecento: dall’ascesa del fascismo, alla promulgazione delle leggi razziali, alla guerra fredda. Nelle pagine del fumetto, poi, la vita di Tchou e quella della sua famiglia s’intrecciano con gli avvenimenti del paese di provenienza, la Cina. Il tutto in un intreccio di piani temporali diversi, sottolineati anche dai diversi colori delle pagine "Da quelle più nere che hanno segnato la fine di Tchou– ha spiegato Ciaj Rocchi - ai toni più leggeri delle pagine che intersecano le varie vicende umane raccontate nel libro".

Appuntamento dunque in primavera quando, come previsto dal progetto Bookcity, le classi del Torriani presenteranno i risultati delle loro riflessioni intorno a "La macchina zero", la Elea 9003.

 

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