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"Impariamo a Comunicare": Zooantropologia Didattica e Educazione alla Sostenibilità all'Apc

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Da un'idea di 4 insegnanti di Sostegno i Prof. Francesco Bisaccia, Prof. Giacomo Firpo, Prof. Benito Vincenzo Zea, Prof.ssa Susi Zagheni si è arrivati ad una iniziativa che sta cambiando il concetto di lezione didattica all’interno dell’Istituto Itis Torriani nella sezione associata APC di via Gerolamo da Cremona. Approvando tale progetto l’istituto ha introdotto per la prima volta un progetto di ZOOANTROPOLOGIA DIDATTICA ED EDUCAZIONE ALLA SOSTENIBILITÀ con attività di visiting dei cani Ziggy e Beebee.
La dott.ssa Manuela Pagani, esperta di educazione alla sostenibilità, referente di zooantropologia didattica ed etologia applicata, consulente comportamentale per animali d’affezione ha preparato i propri cani per la ricerca di sostanze odorose, finalizzata alla conservazione della natura ed ad una guida alla scoperta di un mondo nuovo , in linea con
gli obiettivi dell’Agenda 2030 (in particolare obiettivo 4, 12, 15 e 16). Le attività proposte hanno il fine di migliorare la qualità della vita alle persone coinvolte, vedere da un nuovo punto di vista la natura e la relazione con gli animali domestici.
Essendo nell’ambito scolastico è collegata ad un miglioramento della persona all’interno del proprio percorso scolastico e ad azioni volte a motivare i ragazzi ad un cambiamento di comportamenti individuali di fronte ai problemi della quotidianità.
Uno degli obiettivi è entrare in relazione con le diversità, manifestare le proprie emozioni con le proprie fragilità, la comprensione e accettazione dei propri limiti e l’accettazione dell’altro. Per fare ciò bisogna anche entrare in empatia con l’altro (con il compagno di classe e con l’animale o con la natura che ci circonda) e comprenderne i bisogni in qualità e quantità.
Lavorare in piccoli gruppi è finalizzato a promuovere il movimento, a stimolare l’osservazione, l’ascolto, l’attesa e fare proprio il concetto che insieme si sta meglio rispetto allo stare soli per far fronte all’isolamento.
Partendo dalla comunicazione umana che prevede la sincronizzazioni di vari elementi, tra i quali alcuni non verbali (ad esempio lo sguardo e la mimica facciale) e altri verbali (ad esempio il saluto vero e proprio), utilizzo del corpo e degli spazi in maniera differente rispetto ai rapporti che si sono instaurati; poi si passa ad esaminare quello dei cani e di altri
mammiferi. Nella comunicazione, naturalmente, si utilizzano tutti i sensi e in particolare l’olfatto, costruendo un piccolo ecosistema di rapporti e relazioni in cui si deve porre attenzione agli spazi, agli sguardi, alle posture. Una persona, in base a questi elementi può risultare più simpatica o meno, più affabile o da evitare anche agli occhi del cane.
Naturalmente questi animali hanno dei comportamenti specie specifici legati a caratteristiche insite nel codice genetico, ma anche individuali e ambientali, perché come noi, ogni individuo ha la sua storia che lo ha plasmato; ad esempio Ziggy che è un pastore belga, assume un atteggiamento di controllo e protettivo, istinto ereditato dall’essere un cane da
pastore; mentre BeeBee ha un olfatto sviluppatissimo e riesce a trovare i tartufi. La dott.ssa Pagani illustra in questo laboratorio, la comunicazione a cominciare da quella umana per passare poi a quella degli animali. Ringraziamo le tante persone, docenti e dirigenti che ci hanno facilitato nella realizzazione di questo progetto, motivati anche loro da un amore
incondizionato verso gli animali. Insieme si costruiranno delle regole utili per consentire un apprendimento facilitato ai cani, i cui protagonisti e docenti in questo caso saranno i ragazzi stessi. Siamo molto felici di aver notato, inoltre, nella realizzazione di questo laboratorio, anche un cambiamento affettivo di alcuni studenti che dapprima si erano lasciati coinvolgere a fatica e che successivamente si sono lasciati coinvolgere ed emozionare con carezze e
sorrisi da questi due fantastici cani.

 

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