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Oggi in Varalli incontro con  i "corsari del tempo" di P.V.Mannucci

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di Lisa Nicoli

Con orgoglio e gioia oggi presento ad alcune classi del Torriani, tra cui numerosi miei studenti, il mio ex alunno Pier Vittorio Mannucci, autore del romanzo di avventura e fantasy "I corsari del tempo", davvero ben scritto. Le presentazioni sono sintetiche per lasciar posto alle domande dei ragazzi, che sono davvero molte e interessanti. Mannucci, docente universitario alla Bocconi, ha molte pubblicazioni alle sue spalle, ma questo è il suo primo romanzo: la creatività, sostiene anche nelle sue ricerche, appartiene a tutti, bisogna solo scoprirla e nutrire il proprio potenziale. Creativo è stato anche il dialogo di oggi tra lui e i nostri studenti, che commentano così: "Ringrazio l'autore per essere stato esauriente nelle sue risposte e per aver passato del tempo con noi"; "L'incontro di oggi è stato molto interessante perché abbiamo potuto capire cosa c'è davvero dietro ad un libro... abbiamo compreso che ciò che serve soprattutto, oltre alla fantasia e alla creatività, sono la dedizione e crederci davvero!";"L'incontro per me è stato davvero molto interessante, è stato bello potersi confrontare con Mannucci, soprattutto perché ha chiarito alcuni dubbi sulla storia narrata nel romanzo. Mi è piaciuta molto la sua energia e il suo entusiasmo nel raccontare a qualcun altro di quello che ha scritto e nel rispondere a tutte le domande. Credo che il contesto sia stato utile a noi ragazzi per capire che la creatività la può avere chiunque, basta solo scoprire come trovarla e come applicarla."; "Ho trovato questo incontro molto interessante e soprattutto istruttivo. Inoltre, a me piace molto scrivere e ho potuto ottenere molte informazioni utili in caso, in futuro, volessi scrivere un libro."; "L’incontro mi è piaciuto, perché è stato dato molto spazio alle domande degli alunni e Mannucci non ha solo parlato della storia del suo libro, ma sono stati affrontati anche altri temi, come lo sviluppo della creatività e come effettivamente si scriva un libro. Nonostante io frequenti una scuola di indirizzo scientifico, ho apprezzato la possibilità di scoprire qualcosa in più su questo mondo per me nuovo."; "Mannucci mi ha colpito quando ha detto che la protagonista del libro avrebbe dovuto essere un personaggio secondario di un'altra storia: mi ha ricordato lo stesso processo capitato a me nella creazione dei miei personaggi meglio riusciti (secondo gli altri giocatori) di Dangeons & Dragons."; "Ho trovato l’incontro con Pier Vittorio Mannucci molto interessante, perché mi ha fatto capire le difficoltà che la stesura di un libro può nascondere... un libro racchiude in sé anche lo stato d’animo, i pensieri, la volontà e la dedizione dell’autore. Ora non ci resta che attendere un probabile sequel, che sicuramente sarà avvincente come il primo libro."; "Vedo gli scrittori come delle creature mitiche che guardano il mondo con occhi attenti, pronti a catturare nell'inchiostro di una penna o nei testi del computer tutto ciò che è degno di essere ricordato. Li immagino seduti in un ufficio candido, comodi intorno a un tavolo lucente, con delle vesti immacolate, impegnati a creare mondi, a stravolgere vite, a cancellare persone. Li vedo come figure inavvicinabili, irraggiungibili, intangibili, e invece oggi, seduto a pochi metri da me, c'era uno di loro. Avvolto in un semplice e morbido maglioncino grigio. Con occhi curiosi ci guardava. Tutti. Senza lasciare indietro neanche un viso. Sorrideva. Parlava. Rispondeva alle nostre domande come se fossero la cosa più importante di tutta la sua vita. Ci metteva l'anima, come se ogni singolo quesito gli fosse stato rivolto dal Presidente della Repubblica in persona. Quando ho fatto la mia domanda, mi ha guardato e ha sostenuto il mio sguardo per tutto il tempo, mentre, con una calma disarmante e un sorriso accennato, rispondeva, totalmente concentrato, esaurientemente a quel che a me appariva un interrogativo insulso. È stato bellissimo poter vedere che gli scrittori sono persone come noi, semplici, che lavorano, che guardano serie tv, che da ragazzi andavano a scuola e magari avevano la stessa prof. che ora insegna anche a noi. In particolare,  scoprire questo scrittore è stato come un lampione su una strada immersa nella nebbia. Scoprire questa persona mi ha fatto tirare un sospiro di sollievo, perché dietro a una copertina colorata, dietro alle 200 pagine, dietro a ogni parola stampata permanentemente in nero sulla carta, c'è una persona e questa persona è una di quelle capaci di entrare in punta di piedi in un casino totale e sistemare tutto con un solo sorriso. L'ho capito, solo guardandolo negli occhi, mentre rispondeva alla mia semplice e banale domanda sulla protagonista del suo libro. E questo mi ha permesso di rilassare le spalle e abbandonare la schiena alla sedia su cui mi trovavo perché quegli occhi mi hanno dato un po' di speranza: nel mondo esistono queste persone e se esistono allora non tutto è perduto.".

Lisa Nicoli con i ragazzi di 4AETA, 2BLSA, 1AMEC, 2ALSA.

 

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